In questo articolo scoprirai finalmente con chiarezza quali spese sono comprese nella rate condominiali che paghi. Un articolo approfondito di curiosità, statistiche reali e nozioni, che ti consigliamo di leggere fino alla fine.
Pronto? Iniziamo.
Se sei arrivato su questa pagina probabilmente ti sarai posto domande come queste: “ma perché devo pagare per vivere in casa mia?” e soprattutto “per cosa pago? Io neanche ci sto in casa, lavoro tutto il giorno!” , “Paghiamo troppo!”. Oppure “sono tutti soldi sprecati!”
Vogliamo mettere in chiaro un concetto inamovibile sin da subito: le spese condominiali sono obbligatorie per tutti, nessun escluso.
ART. 1123 Codice Civile
Le spese necessarie(1) per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell’edificio [1117, 1122], per la prestazione dei servizi nell’interesse comune e per le innovazioni deliberate dalla maggioranza sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno [1118 2; 68], salvo diversa convenzione(2)
Quindi, se speravi di trovare qualche strategia nascosta per ovviare, o meglio, diventare inadempiente innanzi la legge (si, il non pagamento ti rende inadempiente con amare conseguenze), NON continuare a leggere questo articolo.
Per tutti gli altri, buona lettura!
“Dottore, pagare fa male!”
Lo sappiamo. Pagare è sempre una sofferenza.
Fosse anche solo 1€ del caffè per il quale ci lamentiamo costantemente su quanto sia aumentato il prezzo, sul divario che ci sia tra diverse città, ecc. ma questo è un altro discorso.
Torniamo a noi.
Che tu sappia per cosa stai pagando o meno o che finalmente ti stia comprando quella cosa tanto voluta, il momento del pagamento è sempre un momento drammatico per la mente umana.
Il nostro cervello ragiona così: se da una parte abbiamo l’illusione di un bambino che ci fa vivere con passione e la giusta incoscienza verso quello che desideriamo, dall’altra abbiamo un grillo parlante che ci mette in allerta in maniera razionale da quello che noi percepiamo come “pericolo”.
L’atto dell’acquisto provoca realmente dolore e più è alto il prezzo che ci troviamo a pagare e più percepiamo tale spiacevole sensazione: esistono studi riconosciuti di neuromarketing a riguardo, l’atto del pagare accende le stesse aree celebrali del dolore fisico.
In quanto esseri umani, siamo avversi alle perdite e quando effettuiamo pagamenti, lo viviamo come una perdita.
Chi più di Totò nella sua celeberrima interpretazione ne “47 il morto che parla” ci ha rappresentato in maniera emblematica e geniale questo concetto.
Un avaro Barone Antonio Paletti distrutto, letteralmente, dallo sperperio di chi gli sta intorno: dal figlio al maggiordomo.
Se non lo hai ancora visto, ti consigliamo di vederlo.
“Dottore, pagare fa male!”
Hai mai sentito parlare del pain of payment?
Il pay of payment, dolore al pagamento, è stato un concetto coniato e sviluppato nella tesi di dottorato di Ofer Zellermayer, sotto la supervisione di George Loewenstein presso l’Università di Carnegie Mellon.
Nella sua ricerca, Zellermay, tra gli altri, identificava come problema il fatto che le persone diano un peso sproporzionato al presente, rispetto a qualsiasi punto nel futuro.
Con conseguente aumento della sofferenza non riuscendo a proiettare l’investimento nel pensiero di un beneficio futuro.
E cosa c’entra tutto questo con il condominio?
Se ripensiamo a quanto ci dice la legge nell’art. 1123 del Codice Civile, enuncia concetti come conservare, godimento, innovazione, interesse.
Mantenere e preservare una proprietà nel tempo assicura un godimento piacevole a sereno al fine di generare una miglior qualità di vita nell’interesse del singolo che la vive e futuri guadagni economici conseguenti alla valorizzazione strutturale, risultato delle innovazioni tecnologiche apportate nel tempo.
Tutte nozioni con un proposito positivo e, prospettivamente futuristico, ben preciso: garantire al proprietario che ne provvede al mantenimento di poter usufruire della sua casa per un tempo indefinito determinato solo dalla sua volontà.
“Come sono aumentate le spese condominiali (e non solo) nel tempo?”
“E’ tutto un magna magna!”
Noi di Condability amiamo fare citazioni cinematografiche, soprattutto se si riferiscono a classici della nostra bella cultura.
Nel nostro team siamo tutti classe ‘70 e ’80 ed abbiamo amato Jhonny Stecchino si quando è uscito e non ci siamo persi una replica.
“È tutto un magna magna.”
Lo ha detto Jhonny Stecchino al maresciallo, ma lo dicono anche gli amici al bar quotidianamente parlando di politica o il vicino di casa che si accende durante le riunioni di condominio.
Mossi da rabbia, rassegnazione, impeto di indignazione verso qualcosa che non condividiamo o che non comprendiamo, lo abbiamo detto tutti almeno una volta nella vita.
Ma nel nostro team siamo certi che siano la non conoscenza e i cambiamenti non previsti a creare questo senso di frustrazione.
Da oltre 20 anni ci occupiamo di contabilità condominiale (clicca qui per scoprire in nostri servizi) , ovvero aiutiamo gli amministratori di condominio nella gestione delle scadenze condominiali, nell’organizzazione delle procedure d’ufficio e nella formazione specifica teoria e pratica propria e dei collaboratori.
Abbiamo vissuto, gestito ed affrontato l’inesorabile evoluzione, tanto innovativa quanto, a volte, ostativa, ovvero “fuori dal controllo”, della contabilità condominiale e del cambiamento di incidenza delle spese.
Nel corso degli anni, con tutti i dati raccolti con le decine di clienti che aiutiamo, siamo stati in grado di redigere una statistica su come sono aumentate le spese condominiali nel tempo.
Al fine di fornire un quadro attuale, abbiamo ritenuto utile condividere con te i dati riferiti ad un periodo ancora vivo nelle metti di tutti, ovvero il lasso temporale immediatamente pre-pandemico/post pandemico fino al momento odierno.
Quali fattori hanno determinato questo aumento?
Sicuramente, la volontà e le necessità del condominio che si sono viste cambiare nel tempo.
Ovvero:
Le scelte dei singoli e della compagine condominiale di fare fronte a spese integrative per esigenze pratiche
Un cambio di visione nel godimento della propria casa: il cambio generazionale incide moto in questo, le aspettative di oggi nell’godimento di quello che si possiede o si desidera non sono certamente le stesse dei nostri genitori o nonni predecessori
la necessita di messa a norma degli impianti (vedi sopra primo paragrafo di questo articolo)
e the last but not the least, l’aumento del costo della vita tra accadimenti storici e quadro economico mondiale.
Per le forniture di luce e gas si sono registrati aumenti anche intorno al +200%
E luce e gas rappresentano la componente più alta nei bilanci condominiali.
Ti lascio immaginare l’impatto sui bilanci di gestione.
Per quanto riguarda invece le spese in generale, beni di prima necessita, trasporti ecc., dal 2001 i prezzi sono saliti del 33,4% a fronte di un tasso di inflazione annuo che – stando agli ultimi dati Istat – si attesta al 3,8%.
(Fonte: Altroconsumo.it)
Quindi, non è sempre colpa dell’amministratore!
Ci teniamo a dirlo.
Ora, facciamo un breve sunto di quello che abbiamo scoperto insieme fino a qui prima di avvicinarci alla fine di questo viaggio verso la consapevolezza:
pagare è un atto di grande coraggio (si, ci piace considerare chi paga un eroe con mantello, che affronta impavido la sofferenza del pagamento con diligenza, responsabilità ed accettazione)
il costo della vita, quindi di riflesso anche il mantenimento del codominio, è aumentato in maniera esponenziale per fattori al di fuori del nostro controllo
Eccoci, ci siamo.
“Per cosa si paga il condominio?”
Assodato che le spese condominiali sono oneri obbligatori dai quali nessun condomino può esimersi, per cosa vengono pagate?
Le spese di condominio sono tutti quegli oneri che devono essere pagati dai condomini affinché le parti comuni di un edificio possano essere conservate e godute da tutti i comproprietari (nessuno escluso, ricorda!).
Ma per cosa si pagano?
E’ doveroso chiarire la differenza tra il perché “causa” vengono pagate ed il perché “fine”.
Per causa intendiamo a fronte di quale obbligazione e/o vincolo contrattuale i proprietari, o chi per essi, devono corrispondere gli oneri condominiali dietro richiesta dell’amministratore di condominio.
Le spese condominiali sono previste per legge e la normativa di riferimento di maggior rilievo è contenuta nel Codice Civile e nelle disposizioni di attuazione dello stesso.
Per fine intendiamo lo scopo, la necessità irrinunciabile, a cosa viene destinato il denaro versato sul conto corrente condominiale.
Ti sarà capitato sicuramente di visionare un rendiconto di contabilità condominiale.
Avrai notato che le spese, nella stra grande maggioranza dei casi chiunque sia l’amministratore, vengono divise per tipologia e natura.
Ovvero troverai raggruppate in un conto tutte le fatture riferite ai consumi di luce, in un altro tutte quelle dell’acqua, in un altro le fatture per la gestione da parte dell’amministratore e cosi via.
Ci sono spese che hanno un’incidenza maggiore e minore generalmente in media sui bilanci condominiali.
Inoltre, alcune sono “discrezionali” (esempio: manutenzioni di piccola entità evitabili che non hanno carattere di urgenza e pericolosità) ed altre primarie in quanto risultato della fruizione di servizi necessari come la fornitura di luce, acqua e gas.
Conclusioni
Se hai bisogno di ulteriori informazioni puoi trovare le risposte che cerchi grazie al nostro team e alle nostre consulenze personalizzate.
Prima di concludere e salutarti: speriamo che questo articolo si sia rivelato proprio quello che non riuscivi a trovare sul web fino ad oggi.
Qualsiasi cosa stessi cercando.
Consapevolmente e meno.
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Alla prossima,
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